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Si trasmette il comunicato stampa del Consiglio Nazionale Architetti PPC sul DL Infrastrutture G7: “auspicabile e ragionevole l’applicazione puntuale del nuovo Codice dei Contratti”
“Il nuovo Codice dei Contratti ha definito le procedure per la gestione degli appalti pubblici ma pur comprendendo che la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7, nella loro straordinarietà avvenga tramite un Commissario con la possibilità di deroghe, va comunque sottolineato che l’applicazione puntuale del nuovo Codice dei Contratti sarebbe stato non solo ragionevole ma auspicabile. L'inserimento di procedure standardizzate all'interno del processo di appalti pubblici, e quindi dello stesso DL 36/2023, può essere un approccio efficace per evitare la necessità di nomine di Commissari e la previsione di deroghe normative. Il ricorso alle deroghe può infatti rappresentare il segnale di criticità presenti nelle leggi che il Legislatore ha messo a disposizione della Pubblica Amministrazione”. A sottolinearlo il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) nel Documento presentato alla 8° Commissione della Camera dei Deputati a seguito di una audizione sul Decreto-Legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7, alla quale ha partecipato il Consigliere Segretario Tiziana Campus, Responsabile del Dipartimento Lavori pubblici, concorsi, ONSAI.
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