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In poco più di tre decenni - dopo la morte di Pablo Escobar, capo del cartello di Medellin - la città si è scrollata di dosso la fama di più pericolosa al mondo e capitale mondiale del narcotraffico, entrando nel ristrettissimo gruppo di città tra le più citate a livello internazionale, quale positivo esempio di innovazione e trasformazione urbana. Nel 2013 ha vinto il premio di “Most innovative city in the world”, superando New York e Tel Aviv, assegnato da City Group, Wall Street Journal e Urban Land Institute. Fiore all’occhiello di Medellin il moderno e innovativo sistema di trasporto pubblico integrato (metropolitana e metrocable, una rete di cabinovie per collegare i sobborghi della città) le sue pratiche ambientali e l’impulso dato alla cultura con la sua rete di università, musei, scuole, biblioteche e centri culturali che ha generato una espansione dei luoghi di aggregazione a favore della socialità.
La straordinaria esperienza di trasformazione di Medellin è stata illustrata a Pesaro dall’architetto colombiano Jorge Pérez-Jaramillo di MDE Urban Lab, una delle anime dell’iniziativa, nel corso del Convegno “Rigenerazione urbana, il progetto, la norma, una visione internazionale” organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) e dall’ l’Ordine degli Architetti PPC di Pesaro e Urbino, nell’ambito di “Pesaro Capitale della Cultura 2024”.
Allegato il comunicato stampa integrale